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Slaanesh

Nota per il role-play

Ricorda sempre che le informazioni di questa pagina e delle altre riguardanti il caos e le sue manifestazioni sono utilizzabili in gioco, frammentarie, solo da chi possiede conoscenza demonologia o conoscenze analoghe. La maggior parte del popolino ha una paura atavica e ferale anche solo della parola caos, ed evita di averne la più piccola informazione, per evitare di essere bruciato o di impazzire e mutare; anche gli stessi cultisti degli dei oscuri non conoscono che una parte del loro credo e del male che venerano, e anzi certe volte non sono neppure consci di essere dei cultisti. L’erudizione sulle varie forme del pernicio è permessa solo a sacerdoti e maghi, che usano queste conoscenze proibite per proteggere al meglio i domini dell’uomo a scapito della loro sanità mentale e della loro anima.

Slaanesh

il Signore del piacere, Maestro, lo Spogliatore, il Serpente, il Custode dei segreti

Può un uomo smettere di desiderare una vita migliore, fama e denaro, una notte indecente con una fanciulla desiderata, o anche un semplice appagante pasto? No. 

Per questo il dominio di Slaanesh, che di desideri e del loro appagamento si nutre, non avrà mai fine. Il culto del signore del piacere è segreto e difficilmente individuabile, così sommesso che molti non si rendono conto di esser divenuti cultisti, e mai lo faranno, neanche quando il piacere si unirà al dolore, e l’indecenza diventerà perversione. In ogni nazione il culto è forte e le sette numerose come le stelle del firmamento, ognuna composta da sei membri o da un loro multiplo, e tra costoro vi si possono trovare artisti ambiziosi, nobili annoiati, mercanti viziosi, ma anche sacerdoti e il più pezzente dei popolani, poiché la carne e lo spirito di ognuno sono pronti a cedere con la giusta leva. Molti alla luce del sole sono uomini dalle salda fede, pii uomini di Sigmar o stoici cavalieri della Dama, ma quando la notte cala e le candele nelle alcove si accendono, il nome che pregano è un altro. Inizia tutto con qualcosa di innocuo, la soddisfazione di un amore, la stesura di un sonetto audace, l’ispirazione improvvisa per un dipinto dal soggetto innovativo, ma lentamente i normali piaceri non bastano più, l’ossessione prende piede e cominciano le perversioni più nefaste e orride fino all’abominio; la ricerca del piacere inebria e confonde a tal punto da creare dei folli martiri, adepti o anche sfortunate vittime del caso, talmente bramose di ottenere il compimento dei loro desideri da farsi uccidere in sacrificio al dio in uno dei tanti festini orgiastici e decadenti indetti in suo onore. L’emblema di Slaanesh è la fusione del simbolo del mascolino con quello del femminino, ad indicare la natura ermafrodita del dio oscuro, mentre i colori prediletti sono il viola, nelle sue tonalità tenui e pastose, il verde smeraldo e il rosso rubino. 

Vi sono degli animali considerati sacri per il dio, come granchi e serpenti, e spesso i cultisti ne ricercano per compagnia gli esemplari più strani o con mutazioni. 

Slaanesh impone ben poche restrizioni ai suoi seguaci, oltre a quella di coltivare un’irremovibile dedizione alla ricerca del piacere e dell’edonismo. Più a lungo si venera questo dio e più si diventa insaziabili, fino ad aver bisogno delle perversioni più disgustose e sconvolgenti per stimolare gli esausti sensi.

Precetti

Anche se non mai precisamente canonizzati, questi sono i precetti di Slaanesh. 

  • La ricerca di esperienze è di per sé un fine. Guarda oltre ciò  che è normale e consuetudinario per conoscere i piaceri e i dolori insiti nel dio 
  • Glorifica Slaanesh risvegliando il desiderio nel tuo prossimo senza distinzione di classe o rango sociale. 
  • Tutti i piaceri rendono onore a Slaanesh. Che siano mentali o fisici, se aumentano le sensazioni, abbandonati ad essi.