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Manaan

La voce del popolano

“Nella mia esperienza il sire delle onde è volubile come una puttanella di Averheim… puoi affannarti a corteggiarla, dargli un sacco di regali e parlarle dolcemente, ma basta un solo passo falso per finire in un oceano di dolore. Te lo giuro sull’occhio che mi ha preso mentre mi godevo il bottino di quell’arrembaggio, per questo io seguo Stromfels. Almeno da lui so sempre cosa aspettarmi… ora per favore, sacerdote, fai un passo sul trampolo e preparati a nuotare con il tuo dio.”

Il tomo dell'erudito

[…] Manaan è la nostra benedizione, il nostro patrono, colui che porta il cibo sulle nostre tavole, che trascina i nostri figli al fondo della sua reggia negli abissi e li onora con un posto nella Corte Marina; è il portatore delle tempeste e delle onde che si infrangono. Lui è il mare ed è eterno. […]

– salmo tratto dal tomo sacro “I Racconti dell’Albatro” –

Come il mare Manaan è un dio capriccioso e volubile, capace di portare grandi benedizioni così come devastanti sciagure a chi entra e vive nei suoi domini acquatici; nessuno ama Manaan, neppure i suoi fedeli, ma grande è il rispetto e la paura che questa divinità suscita in ogni uomo, e conoscere i modi per placare la sue tempestose ire sono la chiave della propria fortuna. Il suo culto è molto forte su tutte le coste del Vecchio Mondo, dal Mare degli Artigli al Grande Oceano, e anche in quelle floride città e villaggi in cui fiumi e canali sono vitali, dal trafficato Reik al pescoso Stir, fino al più piccolo ruscello e laghetto montano.

Di contro tutti quelli che vivono del mare in modo disonesto come contrabbandieri e pirati venerano Stromfels, un dio il cui culto è bandito nelle nazioni civilizzate del Vecchio Mondo per i sacrifici umani celebrati dagli adepti, e per l’eccessivo godimento nella violenza, assai diversa da quella implacabile e naturale del grande oceano di Manaan.

Simboli e precetti

molti sono i simboli che vengono associati al dio Manaan, così come molti sono i precetti che i suoi fedeli seguono, variando di villaggio in villaggio, spesso uniti e mescolati con le credenze e le superstizioni dei marinai. Il simbolo noto in tutto il vecchio Mondo per rappresentare il dio è una corona verde con cinque punte, ma spesso i fedeli indossano anche medaglioni e ricami di albatri e onde.

I precetti rispecchiano la natura volubile di Manaan, poiché un’azione che un giorno lo compiace potrebbe essere considerata un’offesa il giorno successivo, ma se ne possono riconoscere alcuni abbastanza sicuri, mescolati alla scaramanzia. Ogni tempio rispetta almeno una mezza dozzina di precetti presi dalla seguente lista, ma ignorare gli altri è comunque un rischio.

  • Obbedisci al tuo capitano. 
  • A chiunque è proibito cacciare e uccidere un albatro. -non fischiare a bordo di una nave o dentro un tempio. -fischia dolcemente mentre sali la passerella della tua nave per favorire buoni venti nelle tue vele. 
  • Non imbarcarti per un viaggio il tredicesimo giorno di ogni mese. 
  • Unghie e capelli non devono essere tagliati e gettati in acqua: questo gesto è un offesa ai domini del dio. 
  • Non voltarti verso il porto una volta preso il largo. 
  • Non lanciare pietre nella nave o o in acqua. 
  • Non pronunciare mai la parola annegato mentre sei in mare. 
  • Se dovessi cadere fuoribordo lascia che la tua scarsella di monete vada a Manaan, ed egli ti risparmierà. 
  • Vino versato sul legno della nave porta buona fortuna, vino versato fuoribordo porta sfortuna. 
  • Il primo pesce catturato ogni giorno deve essere ributtato in acqua come offerta a Manaan. 
  • Un gatto a bordo della nave porta fortuna. 
  • Un gatto a bordo della nave porta sfortuna. 
  • Una donna a bordo della nave porta sfortuna. 
  • Avere una donna nuda a bordo della nave calma le tempeste, per questo le prue delle navi sono intagliate per raffigurare donne nude. 
  • Una moneta d’argento piazzata sotto l’albero maestro porta fortuna. 
  • Una moneta d’argento gettata fuori bordo è portatrice di morte. 
  • Una moneta d’oro gettata fuori bordo compiace Manaan. 
  • Una capra appesa all’albero maestro di una nave assicura un viaggio tranquillo. 
  • Non tollerare mai e anzi combatti i servitori del dio degli squali Stromfels. 

Quest’ultimo è l’unico precetto seguito da tutti i membri del culto senza eccezioni.

Il culto

Il culto di Manaan ha una grande influenza in tutte le città costiere del Vecchio Mondo poiché funge da intermediario tra gli uomini e il dio, e lo placa nelle sue molte manifestazioni d’ira, ma in particolare ha accumulato molte ricchezze e potere politico a Marienburg, tanto che gli ultimi alti sacerdoti a capo del culto sono sempre stati gli abati del tempio della Città d’Oro; qui il direttorato cittadino elargisce annualmente una generosa parte delle tasse come offerta al tempio per garantire prosperità e sicuri viaggi a tutte le navi del proprio porto, il più grande e importante del Vecchio Mondo. Non esiste una vera e propria gerarchia all’interno del culto; ogni villaggio e città ha un gruppo di sacerdoti di Manaan che si prende cura dei templi della sua zona e si gestisce autonomamente, e l’alto sacerdote raramente interferisce con le loro decisioni, salvo casi di una certa gravità o importanza. 

Molti fedeli decidono di prendere i voti dopo anni passati in mare come mozzi, pescatori, e marinai, e raramente qualche terricolo sente la chiamata di Manaan per giungere ai templi costieri. 

Tutti i novizi al culto decidono di unirsi al gruppo di sacerdoti di uno specifico luogo e vengono addestrati da un mentore scelto tra essi, che li istruisce sui precetti del culto e sulla maestosità dei segreti del mare, ma che li porta anche ad affinare le conoscenze teoriche e pratiche sulla navigazione; spesso infatti i capitani delle navi pagano una grossa somma di denaro per avere a bordo della propria nave un sacerdote di Manaan a proteggere il suo viaggio e il carico dalle ire del dio, ed è necessaria quindi una certa resistenza e capacità di adattamento per affrontare lunghi mesi e anni in mare. 

Tutti i novizi prima di prendere i voti devono superare una prova di resistenza e comunione con Manaan dagli esiti talvolta fatali, che consiste nel rimanere legati all’albero maestro di una nave durante una tempesta, indossando una corona di rame dalle cinque punte; il novizio deve resistere per tutta la durata della tempesta e per i successivi giorni in attesa del primo giorno di sole, il quale manifesterà la benevolenza del dio verso il nuovo sacerdote. Non è raro che molti novizi prossimi alla prova di Manaan decidano di rinunciare a prendere i voti e tornare al proprio mestiere con le conoscenze apprese negli anni di noviziato o di trovarsi una casa e un lavoro lontano dal mare e dal suo spietato sire. 

Molte voci sommerse parlano di gravi minacce al culto, di suoi membri che segretamente venerano Stromfels, cercando di traviare i fedeli e corrompere i riti rivolgendo doni e preghiere al dio sbagliato. 

I sacerdoti ma anche i semplici fedeli che vengono scoperti a venerare Stromfels vengono puniti con tre giri di chiglia, dalla prua alla poppa, in modo che le carni vengano lacerate dalle taglienti incrostazioni del legno, per poi lasciarli a morire per annegamento o dissanguamento.

Gli ordini

L'Ordine dell'Albatro

Vi sono moltissimi ordini legati al dio del mare, ma nei secoli l’Ordine dell’Albatro, che ha la propria sede nella città di Marienburg, ha unito a sé molti ordini minori diventando il più importante e numeroso ordine di Manaan del Vecchio Mondo. I sacerdoti dell’Ordine dell’Albatro si riconoscono facilmente perché abbigliati con abiti pratici per la vita sull’acqua e con qualche paramento e ninnolo tinti di un ceruleo azzurro; sono questi sacerdoti a prendere parte alle spedizioni e ai traffici, in cambio di un’offerta al tempio di Manaan, e quindi sono tutti esperti marinai.

Gli ordini minori

I Cavalieri Marini

Sono uno degli ordini templari più importanti del culto di Manaan con sede a Marienburg, e sono tutti grandi marinai e combattenti capaci, con il compito di tenere pulito il mare dalla presenza di pirati e contrabbandieri. Con la loro attrezzata flotta percorrono i mari fungendo da scorta per le imbarcazioni, e posseggono molti attracchi e fortezze lungo tutta la costa imperiale. Molte nazioni del sud sono riluttanti a chiedere i servigi di questi utilissimi marinai poiché ciò vorrebbe dire indebitarsi non solo con i cavalieri, ma anche con la città di Marienburg. 

Vi sono molti piccoli ordini che ricalcano la struttura e il ruolo dei Cavalieri Marini nelle loro piccole zone di influenza, e ve ne sono alcuni sorti addirittura lungo il corso dei grandi fiumi come il Reik, lo Stir, e l’Aver, in quei luoghi dove la presenza della guardia fluviale dell’esercito è insufficiente.

I Figli di Manaan

Sono un ordine templare non dissimile dai cavalieri marini e da molti altri ordini più piccoli, ma il compito principale di questi uomini non è tanto lo scortare navi, quanto il dare la caccia ai fedeli di Stromfels, come pirati e contrabbandieri. 

La loro zona d’influenza parte dalla città di Salkalten nell’Ostland e si diffonde per tutto il Mare degli Artigli. Si distinguono dagli altri templari indossando armature di cuoio e abiti turchesi e bianchi, e sono esperti nel combattimento con lancia e scudino, e con le sciabole.

I Guardiani della Tempesta

Sono un ordine all’orlo del fanatismo religioso i cui templi sono nascosti vicino alle alte scogliere del Nordland per tutelarli nella loro principale missione: rintracciare ed eliminare tutti i servitori di Stromfels infiltrati all’interno della chiesa di Manaan, al fine di porre termine alle loro macchinazioni e rendere il culto di nuovo puro. Indossano abiti talari con pesanti cappucci di colore blu e grigio e spesso si fanno affiancare dai Figli di Manaan nelle loro indagini.