Stai cercando qualcosa?
Indice dei contenuti
< Tutti i topics
Stampa

Morr

La voce del popolano

“Mio padre è con Morr adesso. E ci ha bastonati abbastanza, me e i miei fratelli, da farci pagare i preti per esser sicuri che quel bastardo resti per sempre nelle sue aule.”

Il tomo dell'erudito

[…] Una leggenda narra che all’inizio del tempo Ulric, Taal e Morr si divisero il creato ma, mentre i primi due combatterono per il dominio nel mondo dei viventi, l’ultimo volle reclamare come suo il vuoto mondo della morte; i due lo ignorarono finché questi non cominciò a mietere vittime per popolare il suo regno, così tutti e tre si confrontarono nuovamente. Ulric e Taal si accordarono così con Morr affidandogli le anime dei loro sudditi dopo un tempo stabilito. Un’altra leggenda narra invece della nascita di Morr nell’esatto momento della morte del primo uomo mai creato, e di come suo fu il compito di proteggere la sua anima e le altre che seguirono dagli dei oscuri. Quale che sia la verità ogni uomo può affidare la sua vita al dio che preferisce, ma alla fine è a Morr che consegna la sua anima. […]

– “Il Libro delle Porte –

Morr,  dio della morte, è considerato il custode e protettore di tutte le anime dei morti dal momento della dipartita dal mondo dei mortali, ma poiché il sonno viene considerato una sorta di preparazione alla morte, è anche il custode dei sogni e il rivelatore di profezie; al di fuori dei funerali infatti le genti del Vecchio Mondo lo pregano in relazione a questo suo secondo aspetto, sperando di ricevere premonizioni per tenere lontana la morte o, al contrario, per capire se la fine è ormai vicina. 

Morr è considerato uno degli dei più importanti anche per i viventi, in quanto il suo vigile occhio non permette ai demoni e ai necromanti e agli altri poteri del pernicio di rivoltare corpi e anime dei defunti contro i mortali, come sovente avviene quando i riti funebri non vengono celebrati adeguatamente.

Simboli e precetti

I simboli cari a Morr sono il corvo, atto a rappresentare il dio che giunge a prendere l’anima del defunto, la rosa nera, che rappresenta la solennità del lutto, e la porta di pietra, simbolo del passaggio dal mondo mortale alle aule di Morr.

Questi sono i precetti seguiti dai fedeli del dio della morte. 

  • Osserva sempre i riti funebri e quelli della veglia 
  • Opponiti ai rovinosi poteri della necromanzia e della non morte quando ti trovi al loro empio cospetto. 
  • Sii sempre rispettoso dei morti, anche tuoi nemici, e del dolore delle famiglie. 
  • Poni sempre attenzione ai sogni, sono il tramite con cui Morr ci parla.

Il culto

In una triste landa come il Vecchio Mondo, piena di guerre, malattie ed orrori innominabili, la morte è una compagna sempre presente, e le genti sono talmente abituate, specie nell’Impero, da avere una malsana fascinazione per tutto ciò che riguarda la fine dell’esistenza, adornando città e case con simboli luttuosi. Per questi motivi il culto è uno dei più rispettati del Vecchio Mondo, e i suoi sacerdoti sono visti con rispetto e timore al tempo stesso, poiché la loro presenza è quasi sempre foriera di morte e disgrazia. Costoro prendono molto seriamente il loro ministero e molti sono i martiri che lasciano i loro ranghi facendo il loro dovere, ed officiando i necessari riti per ogni singolo defunto, nelle città martoriate dalle pestilenze come nel mezzo dei campi di battaglia, mentre ancora si combatte. Tanti additano i sacerdoti come quasi morti, poiché sembrano estremamente distaccati dai viventi, sempre seri e rigidi, tanto da ignorare i rantoli dei moribondi e di chi chiede aiuto finché non diventa un freddo corpo morto, ma in realtà questo è dovuto appunto alla grande serietà con cui prendono il loro ruolo come assistenti del dio nel tenere lontana la corruzione dalle anime e dalla carne dei defunti; in verità al di fuori delle cerimonie e dei doveri sono normalissime persone con amici, interessi e passioni, molto legate alla propria famiglia o comunità. Tutti i sacerdoti indossano abiti sobri e coprenti, sempre di colore nero, e non indossano alcun segno distintivo per dimostrare la loro posizione all’interno dell’ordine, sebbene all’interno di ogni tempio la gerarchia sia rispettata. Ogni tempio di Morr è completamente indipendente dagli altri nelle questioni di ogni giorno, ma ogni dieci anni i sacerdoti si riuniscono in conclave a Luccini, in Tilea, per disquisire in materia di dottrina ed aggiornare i riti religiosi; tutti i sacerdoti sono invitati a presenziare, ma poiché la morte non si ferma mai, solitamente un solo sacerdote per tempio accetta l’invito, per poi riportare le novità ai confratelli della propria zona, anche a quelli che da soli vegliano sui Giardini di Morr, i cimiteri e sulle comunità più piccole e remote.

Gli ordini

L'Ordine del Sudario

Sono i sacerdoti di Morr per antonomasia, custodi dei cimiteri e officianti della maggior parte dei riti funebri. La maggior parte si legano fino al momento della loro dipartita ad uno specifico tempio o ad una comunità, ma vi sono alcuni membri che in piena autonomia, e non senza qualche tensione, decidono di seguire i nebulosi sogni di Morr, pur non essendo degli Auguri, e viaggiare per il Vecchio Mondo affidandosi completamente al dio.

Gli Auguri

Non sono un vero e proprio ordine, quanto uno status che alcuni sacerdoti ottengono adorando Morr principalmente come dio dei sogni e delle profezie; tramite visioni assai più chiare di quelle elargite ai loro confratelli vagano per il mondo, spesso condotti sul luogo di grandi battaglie e tragedie prima che esse avvengano, per poter tempestivamente occuparsi dei riti funebri per coloro che moriranno di lì a poco. 

Per questo gli Auguri sono considerati nel vecchio mondo come forieri di sventura, e non per mera superstizione.

Gli ordini minori

I Conoscitori del Destino

Sono un ordine minore che racchiude quasi tutti gli Auguri del culto ed è organizzato in modo che gli adepti momentaneamente senza incarichi divini facilitino ed organizzino i viaggi dei propri confratelli in missione per il Vecchio Mondo.

La Guardia Nera

Sono i templari di Morr e raccolgono i propri adepti tra chi ha fame di vendetta contro una morte ingiusta o contro i non morti; entrambe queste categorie di persone infatti conoscono il dolore e la paura, e l’importanza che Morr e il suo culto rivestono nel Vecchio Mondo. tutti i templari vengono addestrati come soldati e vengono insegnati loro i fondamenti principali per riconoscere la necromanzia e contrastare con efficacia i morti viventi. 

Come i membri dell’Ordine del Sudario vi sono templari che si legano ad un Giardino di Morr in particolare, lo difendono dai ladri di tombe e riconducono all’oblio quei corpi e quelle anime che nonostante i riti sfuggono alla presa di Morr, e che saltuariamente tornano a tormentare i viventi, ma vi sono anche templari che viaggiano per il Vecchio Mondo a caccia dei necromanti o per scortare gli Auguri.